Come nasce l'idea?

GherarVini è tradizione, il vino mi viene oramai tramandato da generazioni.

Da che ho ricordo sono sempre stato in mezzo al vino, che sia in cantina con mio padre o in vigna con mio nonno.

Crescendo e col passare degli anni ho intrapreso gli studi in questo settore, Viticoltura ed Enologia all’Università di Pisa, fino ad arrivare poi al 2017 quando con l’aiuto di mio padre ho aperto un’enoteca nel mio paese, a Bientina, in provincia di Pisa.

Trovare il nome dell'azienda è stato facile, basta giocare con il cognome Gherardini e scambiare giusto una D con una V, ed ecco “GherarVini”.

Appena aperto, le scaffalature di legno esibivano una vasta selezione di vini locali e azionali, dalle etichette più famose a quelle dei piccoli produttori del territorio.

Io e mio padre accoglievamo, e lo facciamo tutt’oggi, ogni cliente come un amico, consigliando con entusiasmo il vino perfetto per ogni occasione.

Con il passare del tempo l'enoteca è diventata un punto di riferimento per gli amanti del buon vino, sia per il paese che per i turisti in visita alla zona.

Nel 2021, in pieno periodo Covid e con la privazione di molte cose, tra cui i concerti, mi è venuta l’idea di unire due delle mie più grandi passioni:
il vino e la musica.

Questa idea vuole essere un'esperienza sensoriale
che unisce il gusto del vino all'emozione della musica.

Dopo alcuni tentativi ho trovato il risultato perfetto: delle bottiglie “bordolesi” con sul fronte la schermata della più famosa applicazione di riproduzione musicale, e sul retro l'etichetta da scannerizzare per dare musica alle proprie orecchie.

Tengo così tanto a questo progetto che prima di renderlo pubblico ho registrato il design così da non vedermi rubare l’idea!


Il nome del prodotto è semplice anche in questo caso:
“Music In A Bottle”.


Il resto è ancora tutto da scrivere, insieme.


Matteo Gherardini